9 settembre 2008
Per ricordare un artista che lasciato un’impronta significativa nella musica contemporanea, martedì 9 settembre 2008 allo Spazio Gerra è stato presentato il libro “Il mio amico Lucio Battisti. Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro intervistano Mogol” (Aliberti editore). Un dialogo tra gli autori e il musicista Maurizio Vandelli e un’occasione per ripercorrere la vita e i successi di uno dei più grandi sodalizi artistici della musica italiana.
” E’ un patrimonio della cultura italiana indelebile” – Giulio Rapetti Mogol
Il 9 settembre 1998 morì Lucio Battisti, il più grande musicista della storia della musica popolare italiana. Dieci anni dopo, il 9 settembre 2008, abbiamo deciso di celebrarlo con un concerto e con la presentazione di un libro. Lucio Battisti, come dice Mogol con le parole conclusive del volume, è stato e sempre rimarrà un patrimonio della cultura italiana, perché tutti lo conoscono, perché tutti ricordano i motivi delle sue canzoni, delle tante bellissime canzoni che Battisti creava con una semplicità sorprendente. Lucio Battisti è un patrimonio nazionale, e ci è sembrato giusto celebrarlo anche a Reggio Emilia, una città che non rientrava nella sua geografia esistenziale, ma che come il resto d’Italia ha amato la sua musica e sempre continuerà a farlo.
Allo spazio Gerra è stato presentato il libro intervista a Mogol, l’uomo dei testi più famosi, dei versi che tanti continuano a cantare e a ricordare a memoria. Un libro che porta un titolo tanto semplice quanto universale, “Il mio amico Lucio Battisti“. E’ un titolo che appartiene a tutti, perché se è vero che l’uomo Battisti non si concedeva a facili amicizie, è altrettanto vero che il musicista Lucio Battisti ha caratterizzato con le sue canzoni le giornate di tanti, dando l’impronta a sentimenti, relazioni, amicizie, solitudini, a vari momenti delle nostre esistenze, diventando così un indimenticabile e imperdibile “amico sonoro”.
Tante persone, anche tra quelle che normalmente non seguono le iniziative culturali in città, dopo aver saputo che si stava organizzando un tributo a Battisti ci hanno testimoniato il loro consenso, attraverso la voglia di ascoltare in piazza le sue canzoni e di leggere ancora qualche parola sulla sua opera e sulla sua vita.
Presentare il libro al Gerra è stato significativo, per testimoniare come anche un luogo nuovo della città possa e debba ospitare vecchie e intramontabili parole di canzoni che evocano immagini e visioni.
Musica, emozioni, pensieri e parole.