Il video sono io

di Lorenzo Immovilli
da Diario Gerra 2009 – vol. 3

Se in questi anni era una sorta di disarticolato flusso di segnali che arrivavano da un sottobosco culturale non ufficialmente riconosciuto, ultimamente sta assumendo sempre più l’aspetto e la struttura di un vero e proprio movimento che riscuote adesioni e partecipazione in tutto il mondo.

Copertina del volume

Copertina del volume

Ci riferiamo a una nuova tendenza relativa alla lavorazione ed alla fruizione dell’immagine filmata. Non esiste ancora una terminologia precisa, una definizione in grado di identificarla, o meglio nessuno ha ancora deciso quale delle tante definizioni è la più indicata per renderla ufficialmente una corrente di pensiero, ma sul piano pratico esiste, è attiva, si va affermando e per svariati motivi è in grado di preoccupare l’establishment legato agli abituali canali di commercializzazione delle produzioni video.

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È il mondo anarchico e fuori controllo dei locali notturni a generare questa corrente, luoghi che abitualmente funzionano come laboratori di pura spettacolarità, di improvvisazione e di evoluzione tecnologica. Ambienti in cui è possibile passare dalla produzione alla fruizione senza eccessivi filtri, codificazioni, incasellamenti, in un qualitativamente rischioso ma stimolante bazar di proposte che finiscono comunque per rispondere alle esigenze comuni.

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