W I L L I A M K E N T R I D G E

Fluxus – African Contemporary Art

presenta

WILLIAM KENTRIDGE

19 novembre 2011 – 8 gennaio 2012

Inaugurazione sabato 19 novembre, ore 18.00

The history of Johannesburg is of course the history of two cities: a white city and black people living either invisibly in the city or in areas around the city. You didn’t expect to see black people at the swimming pool, or on the bus except at the back. How could people manage to survive in those physical conditions? How could they survive, psychically, the degradation and the abuse to which they were subjected daily in a completely casual, unconsidered way by white people in South Africa?

(William Kentridge)

I cortometraggi di animazioni disegnati e diretti da William Kentridge agli inizi degli anni Novanta, che formano nel loro complesso un’allegoria del Sud Africa dell’apartheid e degli anni successivi. La mostra fa parte del ciclo Fluxus – African Contemporary Art, organizzato dalla Fondazione Sindika Dokolo insieme all’associazione Flag No Flags, a cura di Daniela Palazzoli.

I cinque cortometraggi presentati allo Spazio Gerra sono:

• JOHANNESBURG, 2ND GREATEST CITY AFTER PARIS (1989, 7 min.);
• MONUMENT (1990,3 min.);
• MINE (1991, 3 min.);
• SOBRIETY, OBESITY AND GROWING OLD (1991, 9 min.);
• FELIX IN EXILE, (1994, 9 min.)

Questi brevi film fanno parte di un più ampio ciclo di nove film creati e diretti William Kentridge, intitolato “9 Drawings for Projection”, che l’artista sudafricano ha realizzato tra il 1989 e il 2003.  Ognuno di essi è stato creato a partire da disegni a carboncino che vengono cancellati e ridisegnati in continuazione in un incessante flusso in cui ogni cosa si trasforma in un’altra: i corpi in paesaggi, i paesaggi in oggetti e così via. Ogni disegno viene catturato in stop motion da una macchina fotografica che lo trasforma in film. Presi tutti insieme questi cortometraggi formano un’allegoria estesa del Sud Africa dell’apartheid e degli anni successivi.

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