Mick Rock | Rock’Stars

 

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Inaugurazione Venerdì 3 maggio ore 18.30

Da David Bowie a Lou Reed da Iggy Pop a Syd Barrett, dai Roxy Music ai Queen: Mick Rock non è soltanto il fotografo che ha contribuito in modo determinante alla costruzione dell’immagine di questi e di tanti altri artisti, ma è una figura di riferimento centrale di quarant’anni di storia musicale.

La sua vita e la sua esperienza professionale sono lo specchio dell’evoluzione dello Star System dagli anni ’70 ai giorni nostri.

Lo Spazio Gerra presenterà una esposizione esclusiva di 50 scatti memorabili: immagini che hanno dato vita a copertine di album fondamentali, scatti rubati dietro le quinte, fotografie cruciali che segnano in modo indelebile l’estetica del rock e del pop.

///Orario estivo ROCK’STARS///
fino al 16 giugno
Martedì 9-13
Mercoledì, giovedì e venerdì: 9-13 e 20-24
Sabato 10-24
Domenica 10-21
Lunedì chiuso

Orari inaugurazione: Venerdì 3 maggio aperto dalle 18.30 alle 24.00; sabato 4 e domenica 5 maggio dalle 10.00 alle 24.00;

IggyBackBend(c)MickRock

Mick Rock, Iggy Pop, London, 1972 ©Mick Rock

MICK ROCK
di Carlo Massarini

Nomen omen. Mick Rock. Se ti chiami così, buona parte del lavoro è già fatta. Con quel nome, puoi essere solo una rock star, o un fotografo rock. O, come nel suo caso, una singolare commistione di entrambe le attività esistenziali: cioè un fotografo-star del mondo del rock, un ‘collaterale’ che assurge allo status delle persone che ritrae per la sua capacità di esserci, totalmente embedded,  e di raccontare il dietro-e-davanti alle quinte di un mondo che nel giro di pochi anni è diventato leggenda, arte contemporanea, cultura popolare.

Di definizioni, Rock ne ha avute tante. Le definizioni certificano sempre qualcosa, e qualcosa al contempo levano. La più celebre, “L’uomo che ha fotografato gli anni 70”, gli ha tributato un alone imperituro di mito, ma inevitabilmente mette un po’ in ombra tutto il lavoro che Rock ha svolto negli ultimi 30 anni. Come a dire: ma dopo, hai fatto qualcos’altro? Ovviamente sì, un fotografo lo è per la vita. Ma quel periodo, che è poi al centro della sua Mostra al Festival Internazionale di Fotografia di Reggio Emilia del 2013, è stato un periodo così colorato, eccessivo, trasgressivo  -per la musica e per l’immagine- che è rimasto negli occhi e nella memoria di tutti, grazie anche alle foto di Mick Rock.

stralcio del testo inedito di Carlo Massarini su Mick Rock per il catalogo di Fotografia Europea”