Sabato
30 nov
18.00
Lecture di Studiomobile – Art and Technology for Architecture and Urban Design
Cristiana Favaretto e Antonio Girardi illustrano la loro installazione, che propone in scala un modello futuribile di approvvigionamento idrico accessibile a tutti e rispettoso dell’ambiente, in cui svaniscono i confini tra naturale e artificiale, tra locale e globale, tra singolo e comunità e dove la rete è il principio ordinatore di ogni strategia di pianificazone.
NETWORKING NATURE
Per la Biennale di Architettura di Venezia 2012, Studiomobile esplora uno scenario futuro dove l’uomo è chiamato a convivere con paesaggi inediti modellati dai cambiamenti ambientali. Già oggi più di metà della popolazione mondiale vive e lavora in una fascia costiera larga 200 Km, e in un futuro prossimo si prevede che il mare sarà ancora più una componente fondamentale del nuovo landscape. La strategia che l’architettura dovrà adottare non sarà esclusivamente l’adattamento, ma l’assimilazione dei cambiamenti per sfruttare le nuove opportunità che ne deriveranno. Spesso da cambiamenti percepiti come negativi si aprono nuove possibilità e innovative opportunità progettuali. Noi immaginiamo nuove comunità basate sul movimento che vivono in strutture flessibili, autosufficienti e nomadiche. L’acqua di mare è destinata a diventare presto una risorsa fondamentale per l’ambiente urbano.
” Uno dei requisiti indispensabili per la vita, la salute e lo sviluppo è la disponibilità di acqua dolce e pulita. L’uso efficiente della risorsa è una giusta strategia, ma oltre a ciò il mondo ha bisogno di acqua da fonte alternativa e rinnovabile. L’acqua di mare ha queste caratteristiche ed è abbondante, facilmente accessibile ai più grandi insediamenti urbani, e gratuita. Noi prevediamo lo sviluppo di impianti di dissalazione alimentati dal calore del sole, in grado di fornire acqua dolce all’ecosistema urbano. Però l’acqua non sarà prodotta solo in grandi impianti di dissalazione isolati: il nuovo modello prevede sia grandi infrastrutture ecologiche, sia piccole unità di produzione di acqua delocalizzate e collegate a una rete idrica intelligente, in grado di monitorare i bisogni di acqua e di integrare l’acqua prodotta dal mare. Lo Smart Water Network sarà un layer della rete ecologica insieme ai sistemi di comunicazione e di energia. È un modello radicalmente nuovo che garantisce a tutti l’accesso democratico e libero alle risorse. Lo chiamiamo “Networking Nature”.”
STUDIO MOBILE – LECTURE from Fabrica on Vimeo.