“Quando ho potuto ho suggerito alla gente di tenere il diario. Desidero far avvicinare al diario come presa di coscienza di se stessi e della propria importanza”. (Cesare Zavattini)
Partendo da questa citazione di Cesare Zavattini che definisce così il “bisogno di diari”, un bisogno che lui avrebbe voluto come contagioso, il Diario Gerra 2009 vuole suggerire una declinazione “pubblica” di uno strumento strettamente privato raccogliendo sei diari corrispondenti ai più importanti progetti espositivi ospitati dallo Spazio Gerra nel 2009, più un diario con annotazioni e spunti da alcuni episodi ed eventi significativi per la città passati negli ultimi mesi.
Questo “racconto della memoria” di artisti, curatori, filosofi, fotografi e docenti, inizia con un primo fascicolo relativo alla mostra “We Have a Dream. Per un realismo visionario“, prosegue con i diari di Eternartemisia, Videoclipping, BiH. Arte, visioni, messaggi da Sarajevo, Sound&Vision e termina con il diario dedicato alla mostra Zavattini contro la Terra.
L’ultimo quaderno del Diario Gerra si sviluppa invece come un catalogo di esperienze che hanno come denominatore comune il fatto di essere transitate, in quanto importanti momenti per la vita culturale della città, dallo Spazio Gerra, e vengono qui annotate in una sorta di sintassi minima che per frammenti cerca di fornire spunti e occasione per ritornare sulle singole esperienze.
L’architettura trasparente e lineare dell’edificio si trasforma in un box-contenitore che raccoglie i sette fascicoli recuperando le vecchie custodie per VHS, in un reimpiego sostenibile e creativo di un oggetto abbandonato alla transitorietà tecnologica.
Il Diario Gerra 2009 è una pubblicazione a cura dello Spazio Gerra promossa dal Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura e Musei Civici ed in vendita allo Spazio Gerra al prezzo di 5 euro.